👉Per anni è stato detto che non faceva male, poi in via precauzionale…
👉Utilizzato nella RM risonanza magnetica. Il mezzo di contrasto con gadolinio ha qualche rischio?
Loro scrivono…
“Esistono diversi mezzi di contrasto a base di gadolinio. Sono classificati in lineari o macrociclici a seconda della struttura chimica del complesso chelante legato al gadolinio.
I mezzi di contrasto a base di gadolinio lineari sono stati sospesi nell’Unione Europea, e quindi anche in Italia, a seguito di una nota dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA), in seguito ad un lavoro di revisione degli studi. Da questo lavoro è emerso che il gadolinio può depositarsi in piccole quantitĂ nei tessuti cerebrali.
Attualmente non esistono prove che questo deposito abbia causato danni alle persone, ma i mezzi di contrasto lineari sono stati sospesi a scopo precauzionale, al fine di prevenire qualsiasi rischio eventuale. I mezzi di contrasto contenenti gadolinio detti macrociclici che risultano piĂą stabili e hanno una minore propensione al rilascio di gadolinio potranno continuare ad essere utilizzati normalmente.”
Ecco alcune cose causate dal gadolinio
FIBROSI SISTEMICA
👉La fibrosi sistemica nefrogenica (NSF) è una condizione rara, potenzialmente fatale, causata dalla somministrazione di gadolinio iatrogeno in pazienti con danno renale acuto o malattia renale cronica (CKD) di stadio 4 o 5.
TOSSICITĂ€ DEI NERVI
👉Uno studio del 2016 sulla risonanza magnetica ha rilevato che mal di testa, dolore alle ossa e ai nervi e ispessimento della pelle erano le reazioni più comunemente riportate nei pazienti che si presumeva avessero tossicità da gadolinio. Nello studio su 42 persone con sintomi, la nebbia del cervello e il mal di testa sono durati per più di tre mesi in 29 persone.
RITENZIONE DEL GADOLINIO NEL CERVELLO
👉La ritenzione del metallo pesante, il gadolinio, dopo una risonanza magnetica assistita da mezzo di contrasto a base di gadolinio può portare a un cluster di sintomi chiamato malattia da deposito di gadolinio.
👉Poco si sa della fisiopatologia alla base del disturbo, ma uno studio recente ha riportato livelli sierici anormalmente elevati di citochine pro-infiammatorie rispetto ai controlli normali.
👉Come bloccante dei canali del calcio nel plasma cellulare e nelle membrane mitocondriali, il gadolinio interferisce anche con la funzione mitocondriale.
👉Abbiamo applicato ai sieri di nove pazienti con malattia da deposizione di gadolinio e due pazienti con condizione di conservazione del gadolinio metodi recentemente sviluppati che consentono l’isolamento di vescicole extracellulari derivate da neuroni plasmatici che contengono livelli quantificabili in modo riproducibile di proteine ​​mitocondriali di tutte le principali classi.
👉I livelli dei pazienti di cinque proteine ​​funzionali mitocondriali erano statisticamente significativamente più bassi e di due significativamente più alti rispetto ai livelli nei controlli normali.
👉I modelli di differenze tra i pazienti dello studio e i controlli per la dinamica mitocondriale e le proteine ​​mitocondriali che comprendono la generazione di energia neuronale, la regolazione metabolica, i flussi ionici e la sopravvivenza differivano da quelli osservati per i pazienti con primo episodio psicotico e quelli con Disturbo Depressivo Maggiore rispetto ai loro controlli.
‼️Questi risultati suggeriscono che la disfunzione mitocondriale dovuta al gadolinio trattenuto può svolgere un ruolo nel causare la malattia da deposito di gadolinio.
👉Sono necessari campioni più grandi di entrambi i pazienti GDD e GSC per consentire non solo di testare la ripetibilità dei nostri risultati, ma anche indagine sulle relazioni tra specifiche carenze o eccessi di proteine ​​mitocondriali e citochine concomitanti, fattori genetici o altri fattori con i sintomi neurologici e cognitivi della GDD.
👉Sono inoltre giustificati gli studi sulle proteine ​​​​mitocondriali neuronali come marcatori diagnostici o indicatori dell’efficacia del trattamento.
SINTOMI RISCONTRATI
➡️Dolore – dolorante; bruciore, formicolio e/o dolore formicolante (parestesia); dolore osseo profondo. Tipicamente nelle estremitĂ o nelle articolazioni, e talvolta nella posizione in cui si è verificata la risonanza magnetica, come la testa.
➡️Cambiamenti dermici – come pelle tesa, lesioni, iperpigmentazione. Il piĂą delle volte alle estremitĂ .
➡️Problemi muscolari – spasmi – contrazioni e debolezza piccole, locali, rapide
➡️Problemi oculari: peggioramento della vista, secchezza oculare, occhi iniettati di sangue
➡️Sintomi cognitivi
➡️Orecchio, naso e gola: tinnito, problemi di deglutizione e voce
➡️Bassa temperatura corporea
➡️La perdita di capelli
➡️Pelle pruriginosa
➡️Problemi di equilibrio
➡️Gonfiore delle estremità (edema)
Dott Umberto Villanti
www.umbertovillanti.it
Lascia un commento