SCLEROSI MULTIPLA E ALCUNI INTERVENTI NATURALI A SOSTEGNO (PRIMA PARTE)

👉Chiamata anche sclerosi a placche, sclerosi disseminata o polisclerosi, è una malattia autoimmune cronica demielinizzante, che colpisce il sistema nervoso centrale causando un ampio spettro di segni e sintomi.

👉Ha una prevalenza che varia tra i 2 e 150 casi per 100 000 individui. Colpisce le cellule nervose rendendo difficoltosa la comunicazione tra cervello e midollo spinale.

👉Presenta una prevalenza che varia tra i 2 e 150 casi ogni 100 000 individui e si stima che la malattia colpisca circa tre milioni di persone nel mondo, di cui mezzo milione in Europa e circa 68 000 in Italia. La regione italiana più colpita è la Sardegna.

👉Il nome “sclerosi multipla” si riferisce alle cicatrici (sclerosi – meglio note come placche o lesioni) che si formano nel sistema nervoso.

👉Le lesioni riguardano le aree di sostanza bianca circostanti i ventricoli cerebrali o situate a livello del cervelletto, del tronco encefalico, dei gangli della base, del midollo spinale e del nervo ottico.

👉La funzione delle cellule della sostanza bianca è quello di propagare i segnali tra le aree di sostanza grigia dove si svolge l’elaborazione, e il resto del corpo. Il sistema nervoso periferico è raramente coinvolto.

✅SINTOMI DELLA SCLEROSI MULTIPLA

• Perdita di sensibilità
• Formicolio, pizzicore, intorpidimento (ipoestesia e parestesia)
• Debolezza muscolare, clono, spasmi muscolari
• Difficoltà nel movimento o difficoltà di coordinamento ed equilibrio (atassia)
• Problemi di linguaggio (disartria) e discinesie (cervelletto)
• Disfagia
• Deterioramento cognitivo – demenza corticale
• Sindrome pseudo-bulbare, crisi di pianto spastico e di riso
• Depressione (anche grave) – sia come risposta alla riduzione della qualità di vita sia come manifestazione di un deterioramento del tessuto cerebrale
• Disturbi della sessualità – impotenza e perdita di sensibilità
• Nistagmo, oftalmoplegia internucleare, diplopia e neurite ottica
• Dolore nella regione intorno agli occhi o al movimento bulbare
• Scotoma centrale
• Emianopsia
• SINDROME DI UHTHOFF (causata dall’aumento della temperatura)
• SEGNO DI LHERMITTE (sensazione di scossa elettrica che percorre la colonna vertebrale e gli arti inferiori in seguito a flessione o, più raramente, in estensione del collo)

✅DIAGNOSI DIFFERENZIALE MEDICA

• Neurosifilide
• Neuroborreliosi (Lyme Disease)
• Infezione da HIV
• Connettivite indifferenziata e vasculiti
• Malattia di Devic
• Encefalomielite acuta disseminata
• Leucodistrofia – vitamina B12
• Sintomi di natura psichiatrica

✅EZIOLOGIA DELLA MALATTIA

A livello genetico sono stati identificati l’antigene leucocitario umano (HLA) che codificano per il complesso maggiore di istocompatibilità (MHC). Esiste un’associazione tra la malattia e gli alleli HLA-DR15 e HLA-DQ6.

✅ALCUNE IPOTESI AMBIENTALI

👉• TOSSINE E SOLVENTI – TOLUENE E XILENE (causano alterata funzione immunitaria, neurotossicità, cambiamenti neurocomportamentali, deterioramento della memoria a breve termine e perdita di funzioni psicomotorie, rischio di malattie autoimmuni, SM, vasculite sistemica primaria e sclerosi sistemica);
👉• VACCINAZIONI (esistono opinioni controverse);
👉• VIRUS E INFEZIONI (Herpesviridae, Epstein-Barr, Morbillo, Parotite, Rosolia);
👉• METALLI TOSSICI (causano sviluppo di autoanticorpi contro le proteine del citoscheletro neuronale, i neurofilamenti e la proteina basica della mielina, causano inoltre alterazioni funzionali dei linfociti T e dei macrofagi che causano un’aumentata ipersensibilità associati ad infiammazione);
👉• GADOLINIO (utilizzato nella risonanza magnetica per immagini o MRI, fa parte dei lantanidi, si accumula nel tessuto con alterazioni emettendo un’alta intensità di segnale. Essendo tossico per l’organismo, deve essere legato ad un chelante – DPTA, o acido dietilene-triamino-pentacetico – che ha il compito di trascinare questo metallo nelle urine. Non si conosce ancora molto in merito alle sue implicazioni a lungo termine, ritenuto sospetto da alcuni studiosi).

✅ACIDO URICO E SCLEROSI MULTIPLA

👉Bassi livelli di acido urico sono stati trovati nei pazienti affetti rispetto agli individui normali. Ciò ha portato alla teoria che l’acido urico possa proteggere dallo sviluppo della malattia, anche se la sua rilevanza non è nota. Ricordiamo, che l’acido urico rappresenta un sistema antiossidante non enzimatico utilizzato dal nostro organismo per chelare metalli tossici.

SEGUIRÀ L’ALTRA PARTE PROSSIMAMENTE ‼️

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Naturopatia tradizionale europea NTE metodo VILLANTI

Dott Umberto VILLANTI
www.umbertovillanti.it


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