COME FARE PREVENZIONE?
Sicuramente l’abolizione degli zuccheri raffinati è una delle strategie più efficaci in tal senso (meno picchi glicemici). Inoltre l’aumento di alcuni alimenti contenenti fitochimici antiossidanti risulta una mossa vincente.
Esistono dei composti importanti contenuti in diversi alimenti quali cipolla, sedano, cavoli e broccoli, soia biologica non OGM, che hanno proprietà antinfiammatoria, antiormonale e antiaggregante (catechine, polifenoli).
In particolare i POLIFENOLI riducono e inibiscono le anidrasi carboniche (specialmente quelle delle cellule infiammate che esprimono l’anidrasi carbonica 9 o CAIX-9, rendendo meno acido l’ambiente intracellulare).
Inoltre, determinano un aumento delle sirtuine SIRT-1 e AMK aumentando la formazione di nuovi mitocondri, quindi più energia. I fitoestrogeni, molto importanti per i loro effetti sono gli isoflavoni della soia e lignani dei semi oleaginosi e cereali integrali, ad azione antiossidante, antitumorale e ipocolesterolemizzante.
I Sulfidi, sono altrettanto importanti. Comprendono i composti organosolforici (aglio, cipolla, porro, che migliorano l’attività immunitaria, contribuiscono all’inattivazione dei carcinogeni e riducono la sintesi epatica di COLESTEROLO).
Non dimentichiamo gli indoli e gli isotiocianati, contenuti nella senape, rafano, cavoli, in grado di inattivare parzialmente gli ESTROGENI ENDOGENI. Inoltre, citiamo i monoterpeni, sostanze aromatiche presenti negli agrumi e in alcune spezie, in grado di bloccare l’azione di proteine che stimolano la proliferazione cellulare. I Fitosteroli, negli oli vegetali, che riducono i livelli di colesterolemia, legandosi ai sali biliari.
I Carotenoidi, gruppo di 700 composti, coloranti naturali di frutta e verdura, contenenti beta-carotene. Questi ultimi hanno effetti antiossidanti, antitumorali e di modulazione del grasso adiposo, dell’infiammazione e del sistema immunitario (PPAR).
QUALI SUPPLEMENTI A SOSTEGNO? ECCONE ALCUNI COME ESEMPIO
• L- CARNITINA – (aumenta la concentrazione di HDL riducendo quella delle LDL). La L-CARNITINA aumenta l’AcetilCoA/CoA all’interno delle cellule, ottimizzando la conversione del piruvato e del LATTATO ad AcetilCoA, ed espletando contestualmente una indiretta azione antiossidante, soprattutto nei confronti di cellule ad alto metabolismo, come quelle cardiache e muscolari. Inoltre aumenta la produzione di energia nei mitocondri attraverso la carnitina acil-CoA transferasi.
• COENZIMA Q10 – soprattutto se usate le statine. La forma più biodisponibile però è l’UBICHINOLO. Infatti è uno dei pochi antiossidanti che funziona nelle parti grasse (lipidi) del corpo, come le membrane cellulari e le lipoproteine a bassa densità (LDL), nonché maggiore produttore di energia rispetto all’ubichinone.
• MAGNESIO – meglio una forma con alta biodisponibilità (aspartato, glicerofosfato, orotato, ecc.). Partecipa, come specificato sopra a circa 300 reazioni enzimatiche. Nel nostro caso mantiene più stabile la glicemia nel sangue, contrasta l’accumulo di calcio dannoso per l’organismo, regola l’attività metabolica tiroidea, importante per l’ambiente intracellulare.
• VITAMINA C – attività antiossidante e contrastante la Lp(a) alta. Aumenta la formazione di collagene insieme alla prolina, con conseguente protezione di vasi e arterie.
• RAME E ZINCO – bassi livelli di rame sono collegati ad un aumento delle LDL. Una sua supplementazione (previo parere di un esperto), insieme a ZINCO, possono coadiuvare un eventuale trattamento medico.
Carciofo, taurina, probiotici, prebiotici, ecc sono altre possibilità in associazione
**Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore declina ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazione indesiderate.
Naturopatia tradizionale europea NTE metodo Villanti
Dott Umberto Villanti www.umbertovillanti.it
BIBLIOGRAFIA
1. “Serum total cholesterol and HDL-cholesterol levels as associated with copper and zinc intake in physically active and sedentary elderly men and women” – Umoren J.(1989)
2. “The role of Copper as a Modifier of Lipid Metabolism” – Jason L. Burkhead and Svetlana Lutsenko (2013)
3. “Lack of an association or an inverse association between low-density-lipoprotein cholesterol and mortality in the elderly: a systematic review” – Uffe Ravnskov, David M Diamond, Rokura Hama, Tomohito Hamazaki, Björn Hammarskjöld, Niamh Hynes, Malcolm Kendrick, Peter H Langsjoen, Aseem Malhotra, Luca Mascitelli, Kilmer S McCully, Yoichi Ogushi, Harumi Okuyama, Paul J Rosch, Tore Schersten, Sherif Sultan, Ralf Sundberg (2016)
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