SINDROME DI ADHD (DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITA’) E APPROCCIO NATUROPATICO A SOSTEGNO

 
E’ una sindrome o disturbo dello sviluppo neurologico caratterizzato da alterazioni della crescita e dello sviluppo del cervello o del sistema nervoso e da inattenzione, impulsività e iperattività motoria che rende difficoltoso e in alcuni casi impedisce il normale sviluppo, l’integrazione e l’adattamento sociale di bambini, adolescenti ed adulti.
Tra i disturbi frequentemente associati abbiamo:
• Disturbo oppositivo-provocatorio.
• Disturbi della condotta.
• Disturbi specifici dell’apprendimento DSA (dislessia, disgrafia, ecc.).
• Disturbi d’ansia.
• Depressione.
• Disturbo ossessivo-compulsivo.
• Tic.
• Disturbo bipolare.
Nel tempo questa “patologia” è stata classificata in diversi modi da diversi studiosi. Alexander Crichton, nel suo libro “An inquiry into the nature and origin of mental derangement” (1798) l’ha definita come “irrequietezza mentale”. Nel 1902 George Still la definì “Disfuzione cerebrale minima” (DSM-I 1952). Il DSM-II (1968) ha coniato il termine di “reazione ipercinetica nell’infanzia”. Il DSM-III (1980) invece ha definitivamente definito il termine “disturbo da deficit dell’attenzione (ADD). H. Wallon l’ha chiamata “Instabilità psicomotoria”, un disturbo caratterizzato prevalentemente da una impulsività esplosiva derivata da una carente gestione delle emozioni e del tono di base.
ESISTE L’ADHD IN ETA’ ADULTA?
Bambini ed adolescenti con ADHD mantengono il disturbo anche in età a adulta. L’identificazione dell’ADHD in età adulta risulta difficile. Il trattamento è farmacologico insieme ad interventi di natura psicosociale (counseling di tipo educativo).
QUALI SONO LE CAUSE SECONDO LA MEDICINA?
Esistono dei sospetti fattori genetici e sociali. Alcuni studi su gemelli hanno evidenziato che l’ADHD ha un alto fattore ereditario (circa il 75% dei casi). Altri fattori riguardano la morfologia cerebrale, fattori prenatali e perinatali o fattori traumatici. L’ADHD si presenta tipicamente nei bambini. Tra i fattori ambientali si sospettano l’alcol e fumo durante la gravidanza e i primissimi anni di vita, la nicotina (causa di ipossia nel feto), infezioni quali varicella prese durante la gravidanza, alla nascita o nei primi anni di vita.
SINTOMI DELL’ADHD
Affinché possa essere diagnosticato l’ADHD occorre un’attenta osservazione dei sintomi in due situazioni diverse per almeno sei mesi, al fine di valutare se determinati tratti comportamentali siano diversi da quelli degli altri bambini della stessa età. Di seguito un elenco non esaustivo e ancora in evoluzione:
• Essere facilmente distratti, perdere i dettagli, dimenticare le cose, e spesso passare da un’attività all’altra.
• Avere difficoltà a concentrarsi su una cosa.
• Essere annoiato con un compito, dopo pochi minuti, a meno che si stia facendo qualcosa di divertente.
• Avere difficoltà a focalizzare l’attenzione sull’organizzazione e completamento di un compito o nell’imparare qualcosa di nuovo.
• Avere difficoltà a completare o svolgere compiti a casa, spesso perdendo le cose (per esempio, matite, giocattoli, compiti) necessarie per completare le attività.
• Non sembra ascoltare quando gli si parla.
• Sognare ad occhi aperti, facilmente andare in confusione e muoversi lentamente.
• Avere difficoltà di elaborazione delle informazioni con la stessa rapidità e precisione degli altri.
• Difficoltà a seguire le istruzioni.
• Dimenarsi e contorcersi da seduti.
• Parlare senza sosta.
• Toccare o giocare con qualsiasi cosa sia a portata di mano.
• Avere difficoltà a star seduti durante la cena, la scuola ecc..
• Essere costantemente in movimento.
• Avere difficoltà a svolgere compiti o attività tranquille.
• Essere molto impaziente.
• Proferire commenti inappropriati, mostrando le proprie emozioni senza inibizioni, e agire senza tener conto delle conseguenze.
• Avere difficoltà nell’attendere cose che si vogliono o attendere il proprio turno di gioco.
• Ridere spesso, con o senza un motivo reale.
DISTURBI ASSOCIATI
Nella sindrome di ADHD possono essere presenti anche altri disturbi quali: disturbo oppositivo provocatorio (ODD) e disturbo della condotta (CD), 50% e 20% dei casi di ADHD, disturbo borderline di personalità – (70% dei casi), disturbo primario della vigilanza (scarsa attenzione e concentrazione, difficoltà rimanere svegli, disturbi dell’umore, disturbo bipolare e disturbo depressivo maggiore), disturbi relativi all’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi specifici di apprendimento (20-30% dei bambini con ADHD), sindrome di Tourette, sindrome delle gambe senza riposo (comune nei pazienti con ADHD, dovuto a carenza di ferro), disturbi del sonno (la melatonina viene talvolta usata nei bambini che hanno questi disturbi), enuresi notturna persistente, disprassia (ritardo del linguaggio, disturbi di elaborazione uditiva, difficoltà a seguire le istruzioni, lenta velocità di elaborazione della lingua scritta e parlata, difficoltà di ascolto in ambienti di facile distrazione, debolezza nella comprensione della lettura).
ANOMALIE DELLA DOPAMINA E DEL GLUCOSIO: UNA CAUSA PRESENTE NELLA PROBLEMATICA
Esistono studi che rivelano un ridotto numero dei trasportatori della dopamina causati dall’adattamento all’esposizione di sostanze stimolanti. Molti stimoli infatti, provocherebbero la perdita di attenzione e l’aumento del comportamento iperattivo. Alcuni studi attraverso la PET (tomografia a emissione di positroni), hanno rilevato un metabolismo del glucosio abnorme nell’ADHD. Questi bambini sembrerebbero “avidi” di glucosio, o meglio ancora affetti da un disturbo del metabolismo glucidico cerebrale.
TEORIA PATOGENETICA DELLA FUNZIONE ESECUTIVA
Secondo questa teoria i deficit nelle funzioni esecutive riscontrabili nell’ADHD sono:
• Problemi con le capacità organizzative.
• Problemi nell’organizzazione del proprio tempo.
• Eccessiva procrastinazione.
• Problemi di concentrazione.
• Velocità di elaborazione.
• Regolazione delle emozioni.
• Uso della memoria di lavoro e deficit nella memoria a breve termine.
DIAGNOSI DIFFERENZIALE
E’ sempre bene valutare altre problematiche presenti o in comorbilità per diagnosticare con certezza un possibile ADHD. Le seguenti problematiche potrebbero simulare un deficit di attenzione e iperattività: distimia, ciclotimia, disturbo bipolare, disturbo borderline di personalità, disturbi d’ansia, disturbo antisociale di personalità, disturbi pervasivi dello sviluppo o ritardo mentale, ipertiroidismo, epilessia, intossicazione da piombo, deficit dell’udito, malattie epatiche, insonnia (può causare iperattività, aggressività, sbalzi d’umore e disattenzione), apnea ostruttiva del sonno che causa di sintomi tipici dell’ADHD.
TRATTAMENTO CONVENZIONALE
Il trattamento convenzionale è basato essenzialmente sulle terapie comportamentali, cambiamenti dello stile di vita, terapia psicomotoria, interventi clinico-psicologici, farmacologico, optometria comportamentale o ortottico a supporto riabilitativo (in alcuni rari casi). Tra i farmaci utilizzati vengono utilizzati gli stimolanti (Metilfenidato ritalin), dextroamphetamine (Dexedrine), anfetamine (Adderall), dextromethamphetamine (Desoxyn), lisdexamfetamine (Vyvanse), atomoxetina (inibitore selettivo del meccanismo di trasporto pre-sinaptico della noradrenalina), agonisti alfa-adrenergici, antidepressivi.
ALCUNE CONTROVERSIE SULL’EZIOPATOGENESI DELL’ADHD
Thomas Szasz definisce l’ADHD un disturbo senza vere e proprie basi fisiologiche (senza una sintomatologia chiara e univoca). Secondo questo famoso studioso trattasi di “disease-mongering”, un disturbo inesistente, al fine di creare un nuovo mercato di farmaci. Un esperimento francese (clinica neuro psicomotoria), ha rilevato che i bambini poco attenzionati nella culla (carezze e dialogo tonico inefficiente), aumentano le condotte di iperattività e sonno-veglia alterato. Potrebbe essere questa una causa possibile della problematica?
VALUTAZIONE E TRATTAMENTO A SOSTEGNO NATUROPATICO
Valutazione iridologica:
Sarebbe opportuno valutare se siamo in presenza di una sottocostituzione neurogena, con presenza di tofi (cattivo drenaggio linfatico e tossine in circolo). Saranno altrettanto importanti tutti quei segni (lacune, cripte) a ridosso della collaretta o corona, per valutare lo stato endocrino (scarso adattamento allo stress). Sarà inoltre opportuno valutare lo stato intestinale (corona), e la presenza di cromatismi che rimandano al surrene, metabolismo glucidico, o permeabilità intestinale. Altri segni importanti saranno di natura psicosomatica e pupillari.
Alimentazione:
Insieme e in collaborazione con altri professionisti del settore (biologi, medici, dietisti), sarà importante porre attenzione al tipo di alimentazione della persona in esame. Saranno inoltre di importanza notevole stabilire se si è in presenza di allergie alimentari ( in quanto aumentano l’istamina e disfunzioni nei recettori H3 del SNC), permeabilità intestinale (con eventuale attivazione citochine infiammatorie), downregulation della setorotonina a livello intestinale, carente detox epatica e tossine presenti, disbiosi intestinale e suoi collegamenti con il sistema immunitario ed emozionale (PNEI), Klebsiella intestinale, Candida albicans, ecc. In tal caso sarà opportuno provvedere alle opportune correzioni.
FOSFATI ALIMENTARI, UNA CAUSA POSSIBILE
Un discorso a parte meritano i fosfati alimentari, concause possibili scatenanti la problematica. I fosfati sono presenti in alimenti di natura industriale quali merende, snack, bibite, piatti pronti, alcuni yogurt, alcune carni, cibi conservati. I fosfati in eccesso provocano (specie in alcuni soggetti predisposti a DCM o disturbo cerebrale minimo) disturbi del comportamento anche gravi quali difficoltà psicomotoria, impulsività, insonnia, aggressività, atteggiamenti di violenza. tic, discinesia, ipercinetismo, instabilità emotiva, incapacità di adattarsi e integrarsi con altre persone, distraibilità permanente, suscettibilità esagerata.
L’eccesso di fosfato blocca la secrezione della noradrenalina, ormone secreto dalle ghiandole surrenali che controlla e regola il flusso di impulsi nervosi al cervello. La Noradrenalina assicura il collegamento anche tra la neocorteccia (la sede del pensiero, sede dell’analisi e della creatività) e il cervello limbico (la sede delle emozioni). Il trattamento si basa sulla “dieta” dei sette giorni con esclusione di determinati alimenti specifici.
SUPPLEMENTAZIONE A SOSTEGNO DELL’ADHD
La supplementazione è basata sul suggerimento di rimedi naturali specifici, che andranno a lavorare in sinergia con i trattamenti convenzionali e non in alternativa ad essi. Tra i supplementi che hanno dato dei risultati clinici interessanti esiste lo Zinco (tra l’altro questo minerale agisce in presenza di comorbilità di Pirroluria), Ferro, Tirosina, Omega 3 (questi ultimi hanno evidenziato con miglioramenti clinici dopo 30 giorni al test delle campanelle, Trail making test, ecc.). Altri supplementi utili di origine vegetale sono l’Agnocasto, la Scutellaria, la Mucuna Pruriens. Esistono diversi studi a supporto. E’ preferibile farsi seguire da un esperto (medico in collaborazione con un naturopata e nutrizionista), in quanto l’uso personale e senza una guida potrebbe causare in alcuni casi degli effetti collaterali. L’uso di eventuali agenti chelanti per i metalli tossici potrebbe rivelarsi utile (previo opportuno accertamento), per la possibile compresenza di mercurio, piombo, cadmio, scatenanti la problematica.
OMEOPATIA (DI COMPETENZA MEDICA)
Ecco un elenco dei rimedi candidati al trattamento della problematica (previo parere medico o di un naturopata con diploma federale che pratica in Svizzera):
IODUM
Il bambino è ipercinetico, turbolento e ficcanaso, non riesce a stare seduto in quanto non tollera l’immobilità. E’ impaziente, rapido, precipitoso, impulsivo, ma migliora quando è occupato. E’ suscettibile, soggetto ad accessi di aggressività senza motivo, ha un’avversione per la compagnia di amici od estranei. E’ ansioso, peggiora con il riposo o con il digiuno. Intellettualmente è meticoloso, mentre vi è un deficit della memoria immediata a causa della precipitazione e della mancanza di concentrazione. Gli accessi di irritabilità sono seguiti da depressione, perdita della memoria e repulsione per lo sforzo intellettuale.
ZINCUM METALLICUM
E’ presente una estrema ipereccitabilità, ipersensibilità al rumore con frequenti soprassalti e astenia fisica. Sono presenti contemporaneamente in questo bambino sia la sindrome asteno- depressiva che le manifestazioni spasmofiliche, con una estrema agitazione ed inquietudine agli arti inf. ma anche avversione per il moto (camminare). Rifiuta qualsiasi sforzo, anche quello di parlare E’ molto lento nello studio, riesce difficilmente a mantenere viva l’attenzione, che spesso viene a mancare, ha scarsa memoria.
KALIUM BROMATUM
Il bambino è costantemente agitato, con impossibilità a restare tranquillo, avverte il bisogno incessante di muoversi, spostarsi. L’agitazione predomina a livello delle mani e delle dita, con la manipolazione costante di un oggetto e/o un tamburellare inopportuno. Presenta difficoltà di concentrazione e di attenzione, che rendono difficile l’apprendimento. Inoltra manifesta scarsa memoria, lentezza nel parlare, difficoltà di elocuzione, balbuzie e dislessia. Soffre di disturbi del sonno con incubi, terrori notturni, sonnambulismo ed enuresi. Non è delicato e piange poco in caso di dolore, trauma, incidente. Se adolescente, può avere scarso senso morale, comportamento irresponsabile, asociale, pericoloso. Tipica è l’eccitazione sessuale e la grande tendenza alle fantasie erotiche, spesso ossessive. Questi adolescenti possono presentare gravi forme di acne cistica di tipo suppurativo (volto e dorso).
MERCURIUS SOLUBILIS
Bambino ipercinetico, non sta fermo, tocca tutto, parla in fretta ed è incline alla balbuzie. Quando questa condizione peggiora diventa allora perverso, cattivo, autoritario, non ammette repliche né contraddizioni e fa il contrario di ciò che gli si chiede. Reagisce contro la società in maniera eccessiva, violenta, crudele, impulsiva. La difficoltà di concentrazione e comprensione emergono nelle discipline che richiedono rigore di ragionamento quali grammatica o matematica.
ACIDUM NITRICUM
E’ un bambino iperattivo, sostanzialmente cattivo, testardo, vendicativo, tendente all’odio. E’ molto sensibile al rumore, al dolore, al tatto. Presenta spesso fissurazioni 31 ai bordi degli orifizi con tendenza alle ragadi e alle ulcere. Le affezioni cutanee sono frequenti: eczemi fissurati e verruche sanguinanti. COFFEA CRUDA L’attività motoria è intensa e costante; il bambino è sempre in movimento e di indole allegra, la sua mente è in continuo fermento. E’ ipersensibile e impressionabile, passa rapidamente dal riso al pianto e presenta iperacuità ai rumori. L’attività straordinaria della mente e del corpo e l’afflusso di idee gli impediscono di addormentarsi, soprattutto dopo un evento gioioso.
NUX VOMICA
Questo bambino presenta agitazione confusionaria, caratterizzata da precipitazione e ipereccitabilità. E’ impaziente, intollerante, irritabile. Non sopporta che lo si contraddica, le contrarietà, la luce intensa e violenta, il minimo rumore. Ha un comportamento irascibile, litigioso, violento, si arrabbia facilmente e non esita a passare all’azione con persone od oggetti che gli oppongono resistenza. Vi sono disturbi del sonno caratterizzati da difficoltà a addormentarsi e insonnia
VERATRUM ALBUM
Rimedio ad azione prevalente sul sistema nervoso e sull’apparato digerente. L’elemento caratteristico dal punto di vista mentale è il grande nervosismo con scatti d’ira e confusione mentale; sono bambini ed adolescenti inquieti e agitati,sempre indaffarati. Fischiano in maniera molesta, compiono gesti insensati, hanno spesso idee stravaganti.
DATURA STRAMONIUM
Il bambino ha una tendenza alla violenza con aggressività verbale e fisica, agitazione con rapidi cambiamenti d’umore. Sono molto agitati, parlano molto e incoerentemente, tendono a scappare. Talora sono soggetti epilettici, con tic anche 32 violenti. In questi soggetti l’insonnia, i terrori notturni, talora anche le allucinazioni e la paura del buio sono molto frequenti.
MEDORRHINUM
Il bambino è sempre agitato, precipitoso, indaffarato; secondo lui il tempo passa troppo lentamente. Cerca sempre di fare le cose più in fretta possibile, di conseguenza non è efficiente nell’esecuzione dei compiti scolastici; termina gli elaborati in fretta e superficialmente. Eccessivamente sensibile, sussulta al minimo rumore. E’ brusco, irritato, infastidito per delle sciocchezze. Grande agitazione delle gambe e tendenza al sonno perturbato. Posizione preferita nel sonno genu- pettorale. Triste e scontroso al mattino, il suo umore migliora progressivamente nel corso della giornata e diventa allegro e in gran forma la sera. La memoria è scarsa; presenta difficoltà a parlare, dimentica le parole, non trova il termine adatto, dimentica le lettere quando scrive.
CARCINOSINUM
E’ un bambino irrequieto e geniale. Estremamente creativo, appassionato, ostinato e timido. Preciso, quasi maniacale. Spesso ha subito un abuso o un trauma nella prima infanzia. Ha difficoltà di concentrazione, è fiacco e fortemente negligente. Ha un 34 forte senso del dovere ed è responsabile e maturo per la sua età. Nonostante ciò diviene irritabile e collerico quando ripreso verbalmente circa l’adempimento delle sue responsabilità (mettere in ordine i giochi, un compito a scuola,ecc.) e non riesce a sfruttare le sue abilità creative.
OLIGOELEMENTI CATALITICI DI MENETRIER
Il naturopata, dopo attenta valutazione, potrà stabilire quale suggerimento è opportuno per agire sul terreno. Gli oligoelementi catalitici lavorano sulla regolazione della persona e non sul sintomo. Sarà pertanto opportuno verificare se siamo in presenza di una DIATESI 1 o 2, e/o insieme ad una DIATESI 5 (ipofiso-genitale, ipofiso-pancreatica). Completeranno il trattamento l’eventuale aggiunta di oligoelementi singoli, anch’essi molto importanti.
RIMEDI FLOREALI
I rimedi floreali possono essere affiancati a qualunque trattamento medico e/o naturale. Agiscono in TOTO (sfera psichica emozionale e fisica), corroborando altri rimedi o cure in corso. Tra i rimedi possibili possiamo citarne alcuni. Come tutti i rimedi naturali andranno suggeriti AD PERSONAM e non secondo protocolli standard. Quindi, fatevi seguire da un professionista.
Fiori di Bach:
• VERVAIN – per l’impulsività e iperattività.
• CHERRY PLUM – per l’incapacità di gestire il vulcano energetico interiore.
• SCLERANTHUS – per l’alternanza dell’umore.
• AGRIMONY – per un’eventuale presenza di un disturbo oppositivo-provocatorio e disturbi della condotta.
• WHITE CHESTNUT – per la gestione energetica.
• CRAB APPLE – se presente eventualmente OCD (disturbo oppositivo provocatorio).
• OAK – per riportare l’attenzione al centro di se stessi.
• CHESTNUT BUD – è il fiore dell’apprendimento, capace di insegnarci quale comportamento. adottare nelle diverse situazioni della vita. Utile se siamo in presenza di comorbilità con disturbi dell’apprendimento.
• HEATHER – per l’eccessiva richiesta d’attenzione e per la rabbia.
• CLEMATIS – per riportare l’attenzione e la concentrazione del soggetto in esame nel presente.
Fiori australiani:
Sono rimedi vibrazionali simili ai fiori di Bach. Vanno assunti secondo modalità differenti rispetto ai primi. Sono rimedi sicuri e privi di effetti collaterali. Ne elenco alcuni possibili in riferimento alla problematica:
• Black-eyed Susan: Utile anche per le persone che mangiano molto velocemente, ingurgitando il cibo con voracità e che possono di conseguenza manifestare problemi digestivi.
• Boronia: favorisce la serenità e la chiarezza di pensiero, soprattutto quando lo stress assume forme ossessive. Attenua i pensieri assillanti e spiacevoli, aiutando a fermare le rimuginazioni che spesso concorrono all’emergere dell’insonnia.
• Bush Fuchsia: promuove il ritrovamento dell’armonia, della capacità di ascolto e della fiducia nelle proprie intuizioni. Favorendo una più efficiente comunicazione interemisferica cerebrale, migliora la concentrazione e l’attenzione.
• Jacaranda: rimedio elettivo per uno stato di sovra-eccitazione. Conferisce equilibrio, decisione e chiarezza di pensiero.
• Bush Fuchsia: è il principale rimedio di questo composto, per tutte le difficoltà di apprendimento, memorizzazione e d’espressione. La sua azione riarmonizza le funzioni dei due emisferi cerebrali, quello sinistro, dei processi logico e razionale, e quello destro, dei processi intuitivi e creativi. Facilita l’apprendimento e la rielaborazione delle informazioni, migliora la capacità di concentrazione e aiuta nell’espressione verbale.
• Paw paw: favorisce l’assimilazione, l’integrazione e l’apprendimento di nuove idee e informazioni, qualitativo e quantitativo.
• Sundew: aiuta a ritrovare l’attenzione quando la vivacità di interesse o lo studio intenso mi distrae e si disperde in mille cose e in mille nozioni, che poi si fatica a ricordare. Migliora l’attenzione e la concentrazione.
SIAMO IN PRESENZA DI UNA IPERATTIVITÀ O DI UNA SINDROME IPERCINETICA?
Non è facile stabilire quanti fattori possono concorrere nella problematica. Un’alimentazione errata, la predisposizione genetica, i fattori neurologici, le carenze nutrizionali, i fattori psicoemozionali, sono solo alcuni tra quelli possibili. Di sicuro e per esperienza personale (in qualità di neuropsicomotricista), esisterebbero dei casi di ADHD dove la componente familiare ed emozionale rivestono un ruolo cruciale. Spesso il comportamento adottato da questi piccoli amici rappresentano una richiesta: “Non vedete allora che esisto? Occupatevi di me!”. I bambini usano maggiormente il linguaggio corporeo a differenza degli adulti. Quello che non possono comprendere è che le loro azioni caotiche e provocatorie fanno sì che nessuno li possa più sopportare, dai compagni, agli insegnanti di scuola, ritrovandosi sempre più ignorati. Prima di “medicalizzare” un bambino affetto da ADHD chiedetevi se in famiglia va tutto bene, se non esistono conflitti nella coppia (padre-madre), se il bambino riceve le giuste attenzioni, se i suoi bisogni vengono ascoltati, oppure se esistono delle regole da rispettare in famiglia che non vengono osservate, spesso a causa degli stessi genitori che non adottano strategie efficaci. Ricordo, che il bambino vuole essere “guidato”, quindi lo sguardo, uno dei canali importanti della comunicazione è fondamentale nei primissimi anni di vita, quale forma di rassicurazione, accompagnamento nell’esplorazione dell’ambiente circostante, dialogo tonico emozionale che ci avvolge al pari di un abbraccio.

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