E SE NON FOSSE DEPRESSIONE? LA STANCHEZZA SURRENALE, I DISTURBI DELL’UMORE E LE ALGIE

E SE NON FOSSE DEPRESSIONE? LA STANCHEZZA SURRENALE, I DISTURBI DELL’UMORE E LE ALGIE

Umberto Villanti

Dottore magistrale in scienze della nutrizione
Dottore in neuro e psicomotricità dell’età evolutiva
Terapista Complementare Naturopata Sanità Svizzera

 

IPOSURRENALISMO

L’iposurrenalismo, o insufficienza surrenalica, racchiude un insieme di condizioni caratterizzate da ridotta – insufficiente funzione del surrene, per quanto concerne in particolare la porzione corticale: ciò può essere dovuto a un processo distruttivo della ghiandola surrenalica (iposurrenalismo primario), a una scarsa stimolazione della stessa da parte dell’ipofisi (iposurrenalismo secondario) o dell’ipotalamo (iposurrenalismo terziario).

Esiste poi una situazione “intermedia” di funzionalità sub-ottimale delle ghiandole surrenali, la stanchezza surrenale, che è legata a condizioni di stress eccessivo e che può presentarsi associata all’ipotiroidismo.

I sintomi delle patologie surrenali si manifestano spesso in maniera sfumata e sono peraltro comuni anche ad altre condizioni: per questo la diagnosi giunge frequentemente tardiva, dopo aver ignorato alcune manifestazioni dello scarso funzionamento surrenale.

IPOSURRENALISMO PRIMARIO

Nota anche come morbo di Addison, l’insufficienza surrenalica primaria è una malattia rara che consegue al malfunzionamento della ghiandola surrenalica. Le cause che provocano questa condizione possono essere diverse, e la manifestazione della patologia può quindi variare nelle modalità e nei tempi.

I sintomi di insufficienza surrealica primaria che si manifestano più comunemente sono: astenia, debolezza muscolare, ipotensione, ipoglicemia, nausea e vomito, disidratazione, iponatriemia (bassa concentrazione di sodio nel sangue), iperkaliemia (potassio alto), scomparsa di peli pubici e ascellari.

Chi soffre di morbo di Addison su base autoimmune ha inoltre maggiore rischio di sviluppare altre malattie autoimmuni, quali ipotiroidismo, diabete di tipo 1 e gastriti.
La diagnosi si basa sulla clinica e su alcuni dati di laboratorio. Lo studio morfologico dei surreni con TAC o RMN può essere di aiuto nell’individuare l’eziologia dell’iposurrenalismo.

IPOSURRRENALISMO SECONDARIO E TERZIARIO

L’iposurrenalismo centrale è riconducibile a una scarsa stimolazione della ghiandola surrenalica da parte dell’ipofisi (insufficienza surrenalica secondaria) o dell’ipotalamo (insufficienza surrenalica terziaria). Le manifestazioni cliniche sono simili a quelle dell’insufficienza surrenalica primaria, ma tendenzialmente meno accentuale.
La diagnosi si basa, anche in questo caso, sulla clinica e sui dati di laboratorio.

CURARE L’INSUFFICIENZA SURRENALICA

Il trattamento farmacologico dell’insufficienza surrenalica, nella maggior parte dei casi, dura tutta la vita. È fondamentale che questo non venga mai autosospeso e che in caso di eventi stressanti (malattie, interventi chirurgici, ecc.), o quando non sia possibile l’assunzione per via orale, i medicinali vengano somministrati intramuscolo o endovena.
Nelle forme primitive (morbo di Addison) i farmaci sono sia glucoattivi che mineralattivi, mentre questi ultimi non sono necessari nelle forme secondarie e terziarie.

LA STANCHEZZA SURRENALE, CAUSA COMUNE DI NUMEROSI DISTURBI SPESSO CLASSIFICATI COME STRESS O DEPRESSIONE

Anche se ha dei sintomi simili a quelli dell’iposurrenalismo, la stanchezza surrenale non è una vera e propria insufficienza e si presenta a seguito di situazioni di stress prolungato: le ghiandole surrenali, infatti, sono responsabili della risposta del nostro organismo allo stress acuto o cronico, agendo attraverso il rilascio di adrenalina e noradrenalina e fornendo l’energia per l’accelerazione metabolica necessaria ad affrontare una situazione di pericolo immediato.

Una quantità moderata di stress non ha effetti negativi, ma se diventa eccessiva le ghiandole surrenali possono iniziare a perdere la loro efficienza.

COSA SONO LE GHIANDOLE SURRENALI

Sono deputate alla sintesi di numerosi ormoni definiti steroidi, ma sono anche le ghiandole che regolano la nostra risposta allo stress acuto e cronico. In risposta allo stress acuto, esse liberano catecolamine (adrenalina e noradrenalina) che sono le responsabili della risposta “fight or flight” (“combatti o fuggi”) e forniscono l’energia e l’accelerazione metabolica necessaria per affrontare una situazione di pericolo immediato.

In risposta allo stress cronico, esse producono cortisolo (cortisone) che è fondamentale nel metabolismo dei carboidrati e delle proteine (azione catabolica) ed ha anche una potente azione antinfiammatoria.

Una quantità moderata di stress non ha effetti negativi anzi, è considerata uno stimolo positivo, ma quando lo stress diventa continuo, come spesso capita nella vita frenetica odierna dove si sommano stress da lavoro, famigliare, relazionale, finanziario ed emotivo, il carico per le nostre surrenali diventa eccessivo, e queste iniziano a perdere la loro efficienza.

La stanchezza surrenale è quindi una condizione in cui le ghiandole surrenali funzionano ad un livello sub-ottimale quando il soggetto è a riposo, sotto stress o in risposta a stimoli occasionali, intermittenti o continui. La quantità di cortisolo prodotta sarà quindi minore del normale.

L’esistenza di tali stati intermedi di insufficienza surrenalica è praticamente ignorata dalla medicina moderna che riconosce solo il Morbo di Addison (ovvero il completo esaurimento della funzione surrenalica) mentre era ben conosciuta dai medici del passato che la definirono in vari modi: “Ipoadrenia non-Addisoniana”, “Ipoadrenia subclinica”, “Nevrastenia surrenalica” e “Apatia surrenale”. Nei paesi anglosassoni, e soprattutto negli Stati Uniti, questo stato di parziale insufficienza surrenalica comincia ad essere riconosciuto, almeno nell’ambito della medicina non convenzionale, e viene generalmente definito come “adrenal weakness” (debolezza surrenale), “low adrenal reserve” (scarsa riserva surrenalica) ma soprattutto “adrenal fatigue” (stanchezza surrenale).

Attualmente, le maggiori informazioni su questa sindrome sono raccolte nei libri del dott. James L.Wilson “Adrenal Fatigue , the 21st Century Stress Syndrome” e del Dr.Lam “Adrenal Fatigue Syndrome”.

Dal punto di vista biochimico tutti gli ormoni steroidi prodotti dalle surrenali (cortisolo, androgeni ed estrogeni) derivano dal colesterolo, passando attraverso dei composti intermedi (che hanno comunque anche una loro attività specifica) come il pregnenolone e il DHEA (deidroepiandrosterone).

Durante la stanchezza surrenale, almeno nella fase di resistenza se questa è prolungata, l’eccessiva richiesta di cortisolo sottrae buona parte del pregnenolone dalle sue normali vie metaboliche per dirottarla verso la sintesi del cortisolo. Questo può creare una diminuzione dei livelli degli altri steroidi, soprattutto progesterone e testosterone. Questa particolare alterazione delle vie metaboliche della sintesi degli steroidi viene definita “furto del pregnenolone”.

Nelle prime fasi della stanchezza surrenale la secrezione di cortisolo è alta perché il corpo cerca di neutralizzare lo stress producendo una maggiore quantità di questo ormone. Un eccesso di cortisolo avrà comunque molti effetti indesiderati, soprattutto nelle donne. Ad esempio il cortisolo tende a bloccare i recettori del progesterone rendendoli meno sensibili al progesterone stesso. Inoltre, per il fenomeno del “furto del pregnenolone”, meno progesterone verrà prodotto per produrre più cortisolo.

Ma una insufficienza di progesterone provoca anche uno squilibrio nel rapporto fra progesterone ed estrogeni con un eccesso relativo di questi ultimi, creando quella situazione che viene definita come “dominanza estrogenica”. Questo rappresenta una delle cause di dismenorrea e sindrome premestruale.

CAUSE

• Surmenage intellettuale
• Soggetti poco appagati sentimentalmente
• Sindrome del Burnout
• Lavoratori “notturni”
• Ipotiroidismo “funzionale” o conclamato (dagli esami medici)
• Ipotiroidismo trattato solo con T4 (levotiroxina), ormone meno attivo del T3 (triodotironina)
• Abuso di alcool o droghe
• Forti traumi emotivi (morte di una persona cara, divorzio, ecc)
• Perdita del posto di lavoro
• Cambiamento improvviso della propria condizione finanziaria
• Trasferimento senza il supporto di famiglia o amici
• Importanti interventi chirurgici
• Infezioni delle vie respiratorie frequenti o prolungate

SINTOMI

• Difficoltà ad alzarsi al mattino
• Stanchezza continua non alleviata dal sonno
• Risvegli notturni
• Mancanza di energia soprattutto al mattino fino alle 10 e il pomeriggio fra le 15 e le 16. Temporaneo miglioramento dopo le 18 e la cena. Frequente stanchezza fra le 21 e le 22 ma spesso con tendenza a resistere ad andare a letto (verificare anche una condizione associata di ipoglicemia reattiva)
• Freddolosità
• Temperatura corporea bassa
• Desiderio forte di sale o cibi salati, di cibi dolci, grassi e proteici
• I sintomi peggiorano se si salta un pasto, mentre c’è un miglioramento rapido ma di breve durata dopo aver mangiato
• Bisogno di caffé o altri stimolanti per affrontare la giornata
• Apatia sessuale
• Gestione dello stress ridotta
• Tendenza a tremare se sotto pressione
• Difficoltà di concentrazione
• Vertigini
• Scarsa memoria
• Ansia angoscia
• Nervosismo, irritabilità, diminuita tolleranza
• Depressione, apatia
• Palpitazioni
• Sindrome premestruale importante, mestrui spesso abbondanti, a volte si interrompono o quasi al 4° giorno per poi riprendere il 5° o il 6° giorno
• Frequenti malattie respiratorie e tempi molti lunghi per guarirne
• Predisposizione alle malattie infiammatorie
• Facilità alle allergie
• Dispepsia, cattiva digestione (spesso per scarsa produzione di acido cloridrico nello stomaco e di enzimi digestivi nel pancreas)
• Ipoglicemia
• Alternanza di diarrea e stitichezza (colon irritabile)
• Ipotensione arteriosa con possibilità di svenimenti
• Costituzione in genere Fosforica o Ectoblasta (Pende) o Melanconica (secondo Ippocrate)
• Capelli fragili (surrene e rene secondo la MTC)
• Carenza di peluria (pube e ascelle nella donna) e tibia nell’uomo (carenza di androgeni)
• Palmi freddi e umidi
• Caduta dei capelli senza causa apparente
• A volte infiammazione delle linfoghiandole del collo
• Urinazione molto frequente (perdita di sodio)
• Gonfiore alle caviglie e alle dita (acidosi tissutale)
• CFS Sindrome da stanchezza cronica
• Dolori muscolari (per deplezione di 5HT serotonina) – la carenza di serotonina può diminuire la soglia del dolore e innescare una sintomatologia spesso associata alla fibromialgia
• Controllare la tiroide, soprattutto per donne, quando si è sopra i 40, chi ha una storia famigliare di malattia tiroidea, donne che hanno fatto uso di contraccettivi per via orale, tutti coloro che hanno provato a dimagrire ma non ci sono (ancora) riusciti.

LE TRE FASI DELLO STRESS SURRENALICO

In base a quanto stress cronico hanno sopportato le surrenali, si possono individuare tre livelli di “modalità di sopravvivenza”.

1. FASE DI STRESS. È la fase in cui in risposta a maggior stress le vostre surrenali producono molto cortisolo, che fa fatica a decrescere di sera, impedendo che vi addormentiate serenamente. Molte persone si trovano (senza saperlo) in questa fase. Ti senti irrequieto ed agitato, sovraccaricato di lavoro e preoccupato per i figli.

2. FASE DI RESISTENZA. Se il segnale (o i segnali) di stress sovramenzionati non diminuiscono, l’organismo si adatta ed entra nella fase di resistenza. La sensazione principale è quella della stanchezza. Sono necessari interventi dietetici e di cambiamento dello stile di vita per ripristinare il corretto livello di energie diurne e il rilassamento notturno.

3. FASE DI ESAURIMENTO. Se la fase di resistenza non termina in qualche modo, la salute ne viene compromessa, entrando nella fase di esaurimento, che prende il nome proprio dalla sensazione che si ha durante il giorno: quella di essere esausti.

UNA BUONA SALUTE È DETERMINATA DA UN DELICATO EQUILIBRIO ORMONALE. I TUOI LIVELLI ORMONALI POSSONO DETERMINARE LA RISPOSTA A DOMANDE DEL TIPO:

• Sei di buon umore?
• Dormi bene di notte?
• Ti è facile mantenere il tuo peso forma?
• Hai voglie di cibo zuccherino al pomeriggio?
• La tua glicemia è costante o sei diabetico?
• Guarisci prontamente le ferite?

TEST PER CAPIRE IL PROPRIO LIVELLO DI STRESS

Secondo i tuoi sintomi rispondi con un punteggio da 0 a 3, in base alla frequenza con cui si manifestano.

a) 0 MAI
b) 1 SETTIMANALMENTE
c) 2 QUOTIDIANAMENTE
d) 3 PIU’ VOLTE AL DI’

• Ansia
• Depressione
• Minzione frequente
• Difficoltà a concentrarsi
• Mal di testa
• Irritabilità
• Dolore alla mascella e digrignamento dei denti
• Mancanza di gioia ed entusiasmo
• Memoria carente
• Sonno poco ristoratore
• Aumento delle allergie
• Visione sfocata
• Pressione troppo bassa o troppo alta
• Affaticamento durante il giorno
• Gonfiore in viso
• Battito del cuore veloce anche a riposo
• Intolleranza al freddo
• Aumento di peso soprattutto nella parte centrale (grasso addominale)
• Crampi muscolari
• Debolezza muscolare
• Rigidezza del collo
• Fotofobia
• Bisogno di caffeina
• Costipazione frequente
• Voglia di cibi grassi
• Disidratazione frequente
• Fatica pomeridiana
• Gas e gonfiore addominale
• Pirosi gastrica
• Feci poco formate o poco regolari
• Dolore articolari
• Nausea
• Voglia di sale
• Voglia di zuccheri

RISULTATI

1. 0-15 sano
2. 16-30 stressato
3. 30-45 sovrastressato
4. 45 + Esausto

COME VALUTARE LA STANCHEZZA SURRENALE
(ALCUNI ESEMPI DI TEST UTILIZZATI IN NATUROPATIA E IN MEDICINA COMPLEMENTARE)

• Cortisolo salivare: risulta essere l’esame più attendibile nella stanchezza surrenale, in quanto Il test ematico calcola sia il cortisolo libero che quello legato alle proteine (indisponibile). Quello del sangue e urinario è più adatto per diagnosticare un Cushing o Addison. Il dosaggio del cortisolo nella saliva viene fatto in 4 diversi momenti della giornata, che consente di valutare se il profilo di secrezione del cortisolo è normale o alterato. Altra possibilità è valutare la normetanefrina urinaria, che oltre ad essere un metabolita presente nel feocromocitoma (tumore del surrene), è un metabolita intermedio del metabolismo delle catecolamine, che si viene a formare in seguito all’azione dell’enzima catecol-O-metilasi sulla noradrenalina. In sostanza, mi indica il grado di stress surrenalico anche in assenza di un tumore.
• Test kinesiologico dei seguenti muscoli: sartorio (corticale del surrene e meridiano VC), gracile (midollare del surrene e meridiano MC), soleo (midollare del surrene e meridiano MC)
• Test di un MIF (muscolo indicatore forte) sull’area di proiezione delle surrenali
• Test kinesiologico del muscolo gran dorsale (per eventuali implicazioni spesso associate legate all’ipoglicemia reattiva) collegato al pancreas endocrino e meridiano M/P
• Fisiognomica (area orbitale occhi) – rughe sottopalpebrali, occhi cerchiati o scuri sotto la palpebra, borse sotto gli occhi
• Melasma (MSH ormome melanotropo) – può sembrare abbronzatura in alcune zone della pelle (viso, collo, ecc.), ma rappresenta uno stress surrenalico ( MSH è un ormone che viene prodotto nella parte intermedia dell’ipofisi, e agisce sui melanociti cutanei, inducendo la sintesi della melanina e della pigmentazione cutanea, influenzandone l’attività. La sua secrezione è correlata a quella dell’ormone adrenocorticotropo, tale da caratterizzare un soggetto patologico per Malattia di Addison ACTH-indipendente. Rappresenta una ipofunzionalità del surrene
• Hippus pupillare e riflesso fotopico pupillare: valutazione di una presenza di midriasi o miosi. Una pupilla piccola che non risponde agli stimoli luminosi, una pupilla grande che non risponde altrettanto alla luce, rappresentano dei campanelli di allarme per una possibile stanchezza surrenale.
ATTENZIONE A POSSIBILI MIOPIE, UTILIZZO DI STUPEFACENTI, TUMORI MESENCEFALICI, ECC.
• Valutazione della PA (pressione arteriosa): si potrà avere una ipotensione o una ipertensione paradossa. Nell’ipertensione paradossa, la PA diminuisce in ortostatismo quando solitamente accade il contrario
• Dolore o sensibilità nella regione delle surrenali alla pressione (segno di Rogoff)
• Rapporto mineralogramma Na/Mg (se prevale il magnesio si è in presenza di iposurrenalismo) – valuta la presenza di glucocorticoidi carenti, quindi di un eventuale iperglicemia associata a scarsa produzione di cortisolo. Inoltre, una carenza di Na determina una carente sintesi di adrenalina e noradrenalina con scarsa reattività allo stress e attenzione
• Rapporto mineralogramma Na/K ( se basso il primo prevale ritenzione idrica, scarsa reattività allo stress, frustrazione, depressione, infiammazione sistemica)
• Rapporto mineralogramma Ca/P (se prevale il P fosforo il soggetto ha una predominanza simpaticotonica da correggere, se prevale il Ca una predominanza parasimpaticotonica, da regolare anch’essa)

ABITUDINI ALIMENTARI

È importante adottare abitudini alimentari corrette che rappresentano un concreto aiuto nel riequilibrare le funzionalità fisiche. In particolare è consigliabile consumare piccoli spuntini ogni due o tre ore, riducendo i carboidrati, gli zuccheri e le farine raffinate, la carne rossa e gli stimolanti surrenali (caffè, nicotina, alcool), favorendo invece vegetali e carni bianche.

CONSIGLI ALIMENTARI PER IL TRATTAMENTO DELLA STANCHEZZA SURRENALE

(SONO DA RITENERSI IN SENSO GENERALE E NON AD PERSONAM).

PER I SUGGERIMENTI ALIMENTARI VALGONO SEMPRE LE REGOLE DI FARSI SEGUIRE DA UN PROFESSIONISTA, IN QUANTO OGNUNO DI NOI E’ DIVERSO (PER COSTITUZIONE, STILI DI VITA, EVENTUALI PATOLOGIE, FARMACI ASSUNTI, ECC.)

I SEGUENTI SUGGERIMENTI SONO SOLO INDICATIVI E NON SONO DA SOSTITUIRSI AD EVENTUALI DIETE CHE STATE SEGUENDO (PALEO, KETOGENICA, KOUSMINE, MACROBIOTICA, ECC.)

• Evitate cibi infiammatori come il caffè, lo zucchero, i dolcificanti o gli alimenti trasformati

AUMENTARE L’APPORTO DI:

• Cocco
• Avocado
• Broccoli al vapore
• Alghe nori (apporto di minerali e supporto energetico della loggia acqua in MTC)

DA PRIVILEGIARE GLI ALIMENTI RICCHI DI:

• vitamine del gruppo B, in particolare B5, (funghi secchi, lievito di birra, tuorlo d’uovo, tonno, salmone, germe di grano, lenticchie, tacchino, frutta secca, banane, patate, avocado)
• vitamina C (peperoni, kiwi, frutti di bosco, fragole, broccoli, cavolini di Bruxelles, agrumi, mango, verdure a foglia verde, pomodori)
• tirosina (uova, alghe, soia, merluzzo, cereali integrali, tacchino, coniglio, maiale, avena, avocado, banane, legumi, semi e frutta secca)

AIUTA LA DETOSSIFICAZIONE EPATICA

(ADATTO ANCHE A TUTTI COLORO CHE SONO AFFETTI DA DERMATITE ATOPICA, O PROBLEMATICHE DELLA PELLE IN GENERE):

• Germogli di broccoli. Una composto che può aiutare la detossificazione è il sulforafano, contenuto in broccoli, cavoli, broccoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles. I germogli di broccoli ne contengono 5 volte la quantità di quella contenuta nei broccoli normali (ATTENZIONE A CHI E’ IPOTIROIDEO)
• Crusca di riso (Rice Bran Fiber RBF). Aumenta l’escrezione di tossine della plastica e di pesticidi fino a 7 volte. Ne basta un cucchiaio (ATTENZIONE A CHI HA PROBLEMATICHE INTESTINALI O DISBIOSI, CONVIENE PRIMA CORREGGERE L’APPARATO INTESTINALE)
• Farina di semi di lino. Contiene lignani, che aiutano i batteri deputati all’escrezione di composti chimici dannosi come i pesticidi (SCONSIGLIATA AI SOGGETTI IPOTIROIDEI)
• Acqua e limone (limonene per la sua azione POSITIVA sui citocromi P450)
• Piante a supporto (cardo mariano, desmodio, carciofo, tarassaco, ecc.)

TRATTAMENTO SPECIFICO NELLE VARIE FASI S.G.A (SINDROME GENERALE DI ADATTAMENTO) DI HANS SELYE

FASE DI STRESS 1

Svegliarsi sempre con gli stessi pensieri: i figli non vanno bene a scuola, il lavoro che non funziona o non vi dà quelle soddisfazioni che vorreste ricevere, il rapporto con il vostro partner si sta incrinando e questo vi fa star male, nonostante vi stiate adoperando in tutti i modi per farlo funzionare al meglio. Per raggiungere il posto di lavoro dovete fare un’ora di auto in cui ¾ del tempo siete bloccati in mezzo al traffico, arrivate alle 7.59 e uscite sfiniti alle 19, con una pausa pranzo di mezz’ora in cui velocemente mangiate un boccone. Manco vedete la luce del sole, soprattutto se abitate a Milano. Morale della favola: le vostre surrenali aumentano la produzione degli ormoni dello stress (cortisolo, adrenalina) perché possiate fronteggiare tutti i “pericoli moderni”. Questi ormoni cominciano ad essere in eccesso e di sera, quando è giunto il momento di staccarla spina, non ci riuscite: siete irrequieti e state già pensando agli affari da sbrigare il giorno dopo o ai problemi ai quali apparentemente non state trovando una soluzione nel tempo che vi siete prefissati (vale anche e soprattutto con Psoriasi e Dermatite atopica: è ormai un anno che avete intrapreso la dieta ma di guarigione nemmeno l’ombra). Cominciate a manifestare i seguenti sintomi:

• Accelerazioni del battito cardiaco a riposo
• Contrazioni muscolari
• Mal di testa
• Affaticamento
• Crampi allo stomaco
• Movimenti di stomaco anomali
• Sudorazione eccessiva
• Dolore muscolare o tensione
• Vertigini
• Difficoltà ad addormentarsi
• Non sentirsi riposati dopo adeguato riposo di 7-8 ore

APPROCCIO A SOSTEGNO

C’è troppo cortisolo in circolo, è necessario farlo rientrare nei limiti prima possibile:

• Ridurne la produzione
• Aumentarne l’escrezione dal corpo

SUGGERIMENTI

• Ridurre l’introito di sodio (sale) che deve rimanere sotto i 3 g/die. Il sodio contribuisce alla ritenzione idrica, contribuendo a ridurre l’escrezione di cortisolo
• Eliminare il caffè (e la caffeina in genere, cioccolato che contiene teobromina, thè) o eventualmente prenderne una tazza entro le 9.00 di mattina
• Prediligere cibi che riducono la produzione di cortisolo (basilico, sedano, barbabietole, noci) e cibi che ricaricano il vostro corpo dei micronutrienti che state perdendo a causa dello stress eccessivo (kiwi, mandorle, patate dolci, limone)
• Passeggiare per 30-40 min 4-5 volte la settimana, possibilmente in mezzo alla natura (va benissimo anche al parco)
• Limitare l’attività aerobica prolungata (corsa, ciclismo)
• Prediligere allenamento di forza (squats e push-up vanno benissimo): l’aumento di cortisolo post-workout può essere facilmente abbassato con un riscaldamento blando 5 min dopo e 5 prima dell’attività.
• Stretching dei meridiani
• Eliminare le benzodiazepine (riducono il cortisolo innescando il suo aumento per compensazione, aumentano la fame e la glicemia)
• Rilassamento e rilasciamento muscolare (Jacobson, Soubiran, ecc.)

SUPPLEMENTI

• Manganese oligoelemento diatesico (utile in fase di stress – diatesi 1)
• Manganese-Cobalto (utile nella fase distonica) – attenzione a chi soffre di ipertensione
• Melissa (in TM ecc)
• Magnolia o Passiflora come tisana
• Meditazione sul respiro
• Melatonina (in casi eccezionali e con moderazione) – migliora il sonno e decrementa la produzione di cortisolo (da evitare in fase di esaurimento perché svolge l’effetto opposto)
• SAMe S-Adenosil Metionina per degradare le catecolamine (adrenalina in eccesso e ripristino della serotonina) – non per lungo tempo perché aumenta l’omocisteina. Preferibile abbinarla alla Idrossicobalamina, Adenosilcobalamina o Metilcobalamina per normalizzare l’omocisteina prodotta nel tempo
• B12 per rimetilazione della metionina e aumento del turnover della adrenalina
• B1, B2, ecc. per produzione di ATP

FASE DI RESISTENZA 2

Per il fatto che non siete riusciti ad arginare gli effetti della prima fase, dopo alcuni mesi da stressati vi ritrovate con un ritmo del cortisolo disregolato, basso al mattino e che aumenta nel corso della giornata, invece che diminuire. Siete passati alla fase di resistenza. Prima che sia troppo tardi è giunta l’ora di rallentare il ritmo, altrimenti la vostra salute generale potrebbe risentirne parecchio.

CONSIGLI PRATICI

• Utilizzo di spezie come zenzero e cannella
• Prediligere cibi che aiutano a regolarizzare il cortisolo (noci brasiliane, cavolo, ecc) e alimenti che forniscono i micronutrienti persi (spinaci, semi di zucca ecc)
• Evitare qualsiasi apparecchio elettronico due ore prima di coricarsi (TV, cellulare, tablet) o eventualmente munirsi di occhiali BLUE BLOCK che tagliano la luce blu.

SUPPLEMENTI

• Rhodiola al mattino
• Ashwagandha di sera: protegge il cervello dai danni dello stress riducendo la sensazione di ansia. Può influenzare la funzione della tiroide, solitamente in maniera positiva.
• Meditazione ed esercizi di respirazione consigliati precedentemente

FASE DI ESAURIMENTO 3

Il vostro corpo sta tentando di proteggersi entrando in uno stato di ibernazione: la produzione di cortisolo è stata così alta per troppo tempo da indurre il vostro corpo ad una sua consistente riduzione per proteggersi. Da notare che il cortisolo si è ridotto non perché non è possibile produrlo, ma perché un carico così elevato non era più sostenibile. Motivo per cui assumere cortisolo in forma sintetica (idrocortisone) può essere per molti che si trovano in questa condizione poco (o per niente) risolutivo.

In questi casi potrebbero esserci problemi di salute non diagnosticati come:

• Patologie della tiroide
• Anemia
• Ipoglicemia/Sindrome metabolica
• Infezione da Epstein-Barr cronica
• Patologie renali
• Patologie cardiache
• Steatosi
• Sick building syndrome (SBS)
• Deficit di micronutrienti
• Apnee notturne

Coloro che si trovano i queste condizioni posso essere stati per lunghi periodi sotto pressioni rilevanti, finanziarie, familiari ed emotive.

La sensazione che si prova in questo stato è quella di essere esausti e non aver la forza di affrontare qualsiasi attività. I sintomi includono fatica debilitante, perdita di massa magra, aumento del grasso a livello addominale, stanchezza generale e vertigini quando ci si alza in piedi da posizione distesa.

Possono esserci anche dolori muscolari e alle articolazioni, bassa pressione inusuale, e una vasta varietà di sintomi a livello dell’apparato digestivo come flatulenza e difficoltà di digestione.

CONSIGLI PRATICI

• Imparare a dire di no e ad essere chiari sulle aspettative che gli altri hanno su di noi
• Alimenti che contribuiscono ad aumentare la sintesi del cortisolo: pompelmo, curcuma, maca, semi di sesamo, mentre quelli che aiutano sono: carne grass-fed, sale integrale marino, avocado
• Aumentare l’assunzione di sodio attraverso sale marino
• Alghe marine
• Bagni di sale Epsom
• Meditazione

SUPPLEMENTI

• Panax Gingsen al mattino (sconsigliato nei soggetti fosforici e nervosi – ectoblasta)
• Liquirizia. È uno dei supplementi più efficaci in questi casi (meglio anche dell’idrocortisone): può aumentare i livelli di cortisolo aiutando il corpo ad utilizzarlo più a lungo
• Camomilla con zenzero e menta piperita alla sera
• Magnesio – meglio la forma orotato, glicerofosfato, malato, gluconato, accompagnata dalla Piridossina vitamina B6 (vitamina indispensabile per la sintesi della serotonina, spesso carente nella stanchezza surrenale)
• Rame-Oro-Argento (l’oro stimola la produzione di cortisolo)
• Ribes Nigrum (cortison like)
• Rhodiola (adattogeno, implementa la risposta surrenalica e la produzione di serotonina)
• Cordyceps insieme al Reishi (modulano l’asse HPA – il cordyceps agisce su meridiano rene e ottimizza la risposta surrenalica, il reishi modula la fase cortisolemica e agisce sul meridiano del cuore SHEN)
• Vitamina C (azione surrenalica)
• Quercus peduncolata (pianta utilizzata per la risposta surrenalica)
• Sequoia gigantea (utile nelle fasi di esaurimento surrenalico, in particolare nella senescenza)
• DL Fenilalanina (nelle fasi depressive e di aumento del dolore) – sconsigliata agli ipertesi
• Corteccia surrenale bovina (dietro consiglio esperto)

FIORI AUSTRALIANI UTILI (RAPPRESENTANO SOLO ALCUNI POSSIBILI DA IMPIEGARE)

• Macrocarpa – dona vitalità, resistenza fisica e, agendo sulle surrenali, rivitalizza il corpo a livello fisico
• Paw Paw – agisce sulla mancanza di energia dovuta alla troppa attività mentale. In questo caso c’è la chiara sensazione di essere sopraffatti in casa come al lavoro
• Pink Mulla Mulla – indicato se la stanchezza si protrae da lungo tempo, dovuta a ferite emozionali o spirituali che bloccano l’energia. Spesso si tratta di ferite che ci portiamo dietro dalle vite passate, che creano una cicatrice ancora attiva a livello psichico o emotivo
• Waratah – protegge e sostiene in caso di eventi dolorosi che portano disperazione, prostrazione e grande sofferenza (la notte buia dell’anima), infondendo coraggio per reagire alla crisi e stimolando la forza d’animo e la capacitò di reagire agli eventi. Risveglia la forza reattiva, favorendo lo spirito di sopravvivenza, la fiducia e l’ottimismo. Nei momenti di crisi, può servire per comprendere e acquisire consapevolezza dell’esperienza che stiamo attraversando, recuperando fede e coraggio per andare avanti
• Black Eyed Susan – per gli impazienti, frettolosi, iperattivi, aiuta a rallentare e rispettare ritmi più naturali, evitando di disperdere le energie e lo stress conseguente. Antistress. Permette di dosare i tempi, delegare e organizzare meglio gli impegni quotidiani o lavorativi. Calma e pace interiore, pazienza, empatia e tolleranza verso gli altri e i ritmi diversi dai nostri, rallentamento e calma di pensieri e azioni. Utile nei disturbi relativi alla fretta e al nervosismo, come digestione (per chi mangia di fretta, per esempio), diarrea, mal di testa da iperattività mentale, disturbi del sonno

SUONOPUNTURA CON I DIAPASON

Secondo la Medicina Vibrazionale le cause primarie dei maggiori disturbi e patologie sono da attribuirsi ad uno squilibrio energetico dei diversi sistemi ed è proprio questo squilibrio all’ origine di squilibri organici e psicosomatici che possono, col tempo, peggiorare. Per ricondurre la persona ad uno stato di salute e ben-essere occorre riportare questi sistemi ad una condizione di equilibrio.

La Suonopuntura Vibrazionale, inducendo una profonda stimolazione di tipo vibrazionale sui biopunti, sulle zone dolenti e sui diversi sistemi energetici, favorisce la graduale e costante scomparsa delle somatizzazioni fisiche e delle cause primarie che hanno permesso l’instaurarsi del sintomo/segnale.

L’utilizzo degli Harmonious (diapason) si rivela efficace per il riequilibrio del meridiano (VG e VC) e dei chakra, con ripercussioni positive sullo stress e stanchezza surrenale, depressione, fibromialgia, ansia.

SURRENI, MEDICINA CINESE E INDIGENA

Molte antiche culture credevano che le ghiandole surrenali fossero degli “scrigni” da cui veniva custodita la forza vitale e che al momento della morte questa sorgente scomparisse. Più velocemente usiamo questa forza, più velocemente invecchieremo. Nella medicina cinese questa forza di salute e vita si chiama Jing. Nasciamo con un contenuto limitato alla nascita, ed alcune erbe, accorgimenti, esercizi di respirazione possono aumentarla. Il processo di invecchiamento non è altro che la perdita del nostro Jing, che è sovrautilizzato soprattutto per quando si lavora senza pause e mancanza di sonno. I nativi americani erano consapevoli dell’ importanza delle ghiandole surrenali: durante l’inverno, era tradizione che dopo aver ucciso un grosso animale, tutti gli abitanti del villaggio si spartissero quel tessuto grasso (che erano proprio i surreni della bestia) sopra i reni e lo mangiassero crudo istantaneamente. I nativi americani non conoscevano lo scorbuto dovuto alla mancanza di vitC , contenuta in gran parte nei tessuti surrenali.

STILI DI VITA

• Godetevi un bella gita in bici o una passeggiata in montagna un paio di volte al mese (APPORTO DI IONI NEGATIVI);
• Allenamenti di forza a corpo libero;
• Cerca di trovare il tempo per giocare con un gruppo di amici o di impegnarti in un ‘attività per te molto appagante (sia fisicamente come uno sport di squadra, sia spiritualmente che intellettualmente);
• Cerca di impegnarti in attività socialmente utili che ti mettano a contatto con persone che condividono i tuoi stessi valori.
• Praticate la spiritualità (zen, buddismo, altre pratiche spirituali)
• Pratica la respirazione (pranayama, rebirthing, respirazione olotropica)
• Pratica del buon sesso (per la produzione di endorfine (anandamide)
• Se sei fortunato/a goditi l’innamoramento (produce feniletilammina (PEA) o “love drug”

PER CONCLUDERE
Dobbiamo affrontare le cose in modo diverso, dare priorità a ciò che è importante ricordando che anteporre noi stessi a tutto il resto, di tanto in tanto, è sano e anche necessario.

– James L. Wilson, MD – Adrenal Fatigue: The 21st Century Stress Syndrome – Smart Publications, 2002 (con oltre 150 referenze scientifiche)
– Michael Lam, MD – Adrenal Fatigue Syndrome – Adrenal Institute Press, 2012 (con oltre 180 referenze scientifiche)
– John W. Tintera, MD – The Hypoadrenocortical State and its Management – New York State Journal of Medicine, 55 (13): 1-14 , 1955
– William McK.Jefferies, MD – Safe Uses of Cortisol – Charles C. Thomas Publisher; 3° ed. 2004 (con oltre 240 referenze scientifiche)
– Raul Vergini – Fatica surrenale (sitografia)


3 risposte a “E SE NON FOSSE DEPRESSIONE? LA STANCHEZZA SURRENALE, I DISTURBI DELL’UMORE E LE ALGIE”
  1. Avatar MONICA RATTO
    MONICA RATTO

    Grande!
    Devo assolutamente vederla. Spero solo di farcela con le finanze
    Ho bisogno di star bene. Grazie per quello che ha scritto.
    Mi ha dato speranza.

  2. Avatar Elena
    Elena

    Grazie mille , avevo tanto bisogno di trovare una speranza. Non sto bene da più di un anno, purtroppo cure antidepressivi non funzionano, mi fanno l’effetto contrario. Invece prendendo cortisone o anche solo crema cortisone mi sento bene come una volta fa…
    Ho cominciato prendere rame-oro-argento da oggi e quando cercato informazioni riguardo loro ho trovato questo l’articolo. Grazie ancora

  3. Avatar Ceri Riviera

    Meno male che durante tutto questo periodo difficile avevo iniziato a frequentare il Dr. Vergini, unica persona che in questa esperienza mi ha ascoltato e seguito con umana professionalita e ispirato fiducia. Da subito mi spiego che bisognava prima curare la mia stanchezza surrenale, poi andare a supplementare la tiroide. Da prima abbiamo iniziato una cura con integratori alimentari, fitoterapia e estratto di corteccia surrenale. Tuttavia, queste misure non erano sufficienti. A 6 mesi dall’operazione abbiamo dovuto iniziare una cura con il cortisolo fisiologico (4 volte al giorno). La guarigione e stata molto lenta, ma di successo! I dolori muscolari sono pian piano spariti, la debolezza anche. La cura di cortisolo e durata un anno e mezzo e man mano che miglioravo, abbiamo abbassato le dosi di cortisolo. Quando le mie surrenali si sono di nuovo stabilizzate, abbiamo introdotto la tiroide secca. Oggi, a 38 anni, sto bene e sono tornata nel pieno delle mie forze! Sto aspettando un bambino e soprattutto ho ritrovato la serenita di una volta.

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