LE PROBLEMATICHE INVERNALI E IL RUOLO DEL NATUROPATA

LE PROBLEMATICHE INVERNALI E IL RUOLO DEL NATUROPATA

Umberto Villanti

L’inverno si avvicina e con lui tutta una serie di problematiche legate alle rigidità della temperature. Le sindromi influenzali rappresentano una di esse. E’ risaputo che il ruolo dei virus riveste un aspetto fondamentale nell’innesco della problematica (famiglia orthomixoviridae).

I VIRUS

I virus possono essere di tipo A (infetta uomini e animali) e i virus B (infettano solo l’uomo). Il virus dell’influenza va a infettare le cellule epiteliali dell’apparato respiratorio tramite riconoscimento tra HA e residui di acido sialico localizzati sulla superficie della cellula ospite, successivamente entrerà all’interno del citoplasma dove avviene il decapsidamento del virione con la fuoriuscita dell’acido nucleico che migrerà verso il nucleo grazie all’intervento della proteina NP. Il virus dell’influenza è molto variabile, presenta una variabilità genetica detta hantigenic drift e hantigenic shift:

1- Antigenic drift: quando si verificano delle piccole mutazioni a livello genomico. Virus simile al ceppo originario, variamento ogni stagione.

2- Antigenic shift: quando si verifica un riassortimento genico che genera un virus di nuova generazione, diverso dal virus da cui si è generato e dà origine alle pandemie, in genere dopo un po’ di anni.

Durante il riassortimento genico due virus (es. virus umano e virus aviario) infettano un organismo serbatoio (il maiale) e all’interno di questo organismo si ha uno scambio di parti del genoma umano e parti del genoma del virus aviario con la formazione di un virus che contiene parti di genoma del virus umano e aviario, generando un nuovo virus che nel momento in cui infetta l’organismo umano, l’uomo non essendo mai stato a contatto con quel particolare virus non lo riconosce, e genera infezioni gravi che possono sfociare nelle pandemie.

BECHAMP VS PASTEUR

Béchamp, fondatore dell’enzimologia, ha identificato minuscoli corpuscoli, più piccoli della cellula: i microzimi. Questi ultimi sono all’origine della vita e li si ritrova tanto nell’uomo che nell’animale, nel vegetale o nei microrganismi. Nell’uomo la loro forma varia secondo lo stato complessivo del terreno nel quale essi vivono e del quale si nutrono. La malattia si manifesta quando uno squilibrio turba le normali funzioni dei microzimi. Quando lo stato di salute è alterato (DALLA MALNUTRIZIONE, DA UN’INTOSSICAZIONE O DA STRESS FISICO O PSICHICO), il microzima si trasforma in germe patogeno, cioè in un microbo!

Per Antoine Béchamp lo stesso microbo può assumere più forme adattandosi all’ambiente nel quale vive: è la teoria del polimorfismo, le cui conseguenze, se fosse stata presa in considerazione, avrebbero rivoluzionato (secondo alcuni) il nostro approccio alla salute ed alla malattia. Per i sostenitori di questa teoria è sufficiente rafforzare la salute dell’individuo perché i germi patogeni che esso ospita ritrovino la loro forma originale di microzimi e la loro funzione di pacifici protettori. Riassumendo, per Pasteur il microbo provoca la malattia. Per Béchamp è la malattia che genera il microbo.

Dopo anni si è arrivati alla conclusione che sono importanti entrambi: IL MICROBO E IL TERRENO.

La naturopatia e tutta la medicina naturale (omeopatia compresa) e’ a favore della teoria di Bechamp.

L’APPROCCIO NATUROPATICO PREVENTIVO

Se è vero che in determinati casi (problematiche congenite, anzianità, broncopneumopatie ostruttive, soggetti a rischio, ecc.), l’intervento medico è elettivo (farmacologico o altro), per evitare le complicanze, nella stragrande maggior parte dei casi, la prevenzione primaria è in assoluto la modalità più corretta per fronteggiare le problematiche invernali quali per l’appunto i sintomi influenzali e le cause sottostanti. In naturopatia si tiene conto sempre del “terreno” individuale, cioè l’insieme delle caratteristiche genetiche e diatesiche (di predisposizione) della persona. Si studierà la costituzione di base attraverso l’iride (per valutare quali punti deboli potrà avere la persona), la biotipologia (lo studio delle caratteristiche manifeste fisiche, che rimandano alle predisposizioni), e altre tecniche per valutare alcuni disequilibri. In seguito al colloquio si potrà stabilire quale sarà il lavoro elettivo per la persona. In naturopatia si da molta importanza allo stato intestinale, ai sovraccarichi tossici o meglio tossiemia, allo stress ecc.

L’uso di probiotici, la bonifica intestinale, la detox epatica, i trattamenti riflessologici (con i colori, diapason), saranno indicati per migliorare la situazione. Sarà utile anche aiutare la risposta immunitaria, attraverso il suggerimento di integratori erboristici quali ad esempio l’echinacea (da escludere se in presenza di malattie autoimmuni e allergie), i funghi o i micoterapici (dietro valutazione esperta), lo zenzero in tisane insieme a malva e altre piante per sfiammare l’intestino e per il rafforzamento del sistema immunitario della persona adulta.

PER I BAMBINI

Utili alcuni ntegratori erboristici per i bambini (soggetti sulfurici) quali rosa canina, per la sua attività di rinforzo del sistema immunitario, in quanto ricco in vitamina C e per le sue proprietà antistaminiche, oppure viburnun lantana (soggetti fosforici) per le sue proprietà antinfiammatoria utili per curare i sintomi dell’influenza e del raffreddore, come tosse, mal di gola e difficoltà respiratorie. Validi anche alcuni oligoelementi diatesici quali bismuto, insieme a rame, meglio ancora se accompagnati dagli oligoelementi diatesici di base (diatesi ipostenica, allergica artritica, ecc.). L’utilizzo di alcuni probiotici elettivi potranno aiutare ancora meglio il soggetto giovane per affrontare le insidie invernali.

Non ci siamo dimenticati dell’alimentazione. Rimandando per il momento ad altri siti o autori l’importanza dell’aspetto alimentare, ricordiamo che esistono diverse correnti in tal senso, come ad esempio chi è a favore o meno di alcuni alimenti mucogeni quali gli zuccheri raffinati o i latticini. Il naturopata non vi darà una dieta o dei consigli alimentari alla stessa stregua di un nutrizionista, ma potrà suggerirvi di documentarvi in tal senso, attraverso studi o pubblicazioni in merito. Inoltre, se per la scienza l’alimentazione assume un’importanza da un punto di vista nutrizionale (energetico, proteico, vitaminico, ecc.), per la naturopatia e per le discipline o CAM complementary medicines (ayurveda, MTC, Medicina tradizionale europea), il cibo è anche energia.

Secondo la macrobiotica, una disciplina afferente alla tradizione orientale, esistono cibi freddi ed espansivi e cibi caldi e contraenti. Saranno quindi privilegiati alcuni alimenti e sconsigliati altri, compatibilmente con le caratteristiche individuali della persona, eventuali patologie in atto, diete alimentari seguite. Sarà quindi importante parlane con il proprio medico di fiducia o nutrizionista che vi sta seguendo.

Se sei interessato/a a seguire i consigli naturopatici descritti sopra puoi scrivermi a: umberto.villanti@gmail.com o visitare il mio sito web www.umbertovillanti.it

Grazie,

Umberto Villanti Naturopata
– Riconosciuto dal DSS Dipartimento della sanità Svizzera
– Iscritto al registro dei naturopati della Regione Lombardia e Toscana


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