L’IRIDOLOGIA

L’IRIDOLOGIA

Umberto Villanti
Naturopata riconosciuto dalla NVS www.naturaerzte.ch
Terapista complementare DSS Sanità Svizzera

L’iridologia è un metodo di analisi che si riferisce alla parte colorata dell’occhio e ha come obiettivo la valutazione di eventuali squilibri psico-fisici. Verificando la struttura della trama e i segni ad essa correlati, è possibile risalire alla costituzione dell’individuo. ciò consente di valutare l’energia vitale e l’accumulo di scarti metabolici.

Gli occhi sono dei recettori che captano l’informazione e la trasmettono al sistema nervoso. Lo studio di questo viscere viene denominato iridologia. L’iridologia quindi è un metodo di analisi che si riferisce alla parte colorata dell’occhio e ha come obiettivo la valutazione di eventuali squilibri psico-fisici.

Verificando la struttura della trama e i segni ad essa correlati, è possibile risalire alla costituzione dell’individuo. Ciò consente di valutare l’energia vitale e l’accumulo di scarti metabolici. L’iridologia costituzionale quindi indica la predisposizione ad ammalarsi, ed è utile in medicina preventiva.

La prevenzione è sicuramente la chiave più importante per prevenire l ’insorgenza di malattie. L’ Iridologia o iridoscopia o iridodiagnosi, è sicuramente un ottimo strumento a disposizione del naturopata per fornire attendibili indicazioni sullo stato bioenergetico del nostro organismo.

L’iridologia studia la morfologia delle alterazioni cromatiche dell’iride indicando le tendenze patologiche dell’organismo . E’ anche possibile visualizzare predisposizioni a patologie.

La moderna iridologia nasce nell’800 grazie al medico ungherese Ignaz von Peczeley. Un primo sviluppare in maniera originale una mappa topografica dei campi irido logici.

Pochi anni dopo, il pastore Niels Liljequist fece degli studi dettagliati di come metalli tossici come arsenico, cadmio, piombo chinino ferro mercurio e acido acetilsalicilico influenzassero la pigmentazione dell’iride. Naturalmente la figura che più di ogni altro diede origine alla moderna iridologia è il professor Bernard Jensen tramite l’opera basata su migliaia di casi clinici “ The Science and Practice of Iridology “.

Come si effettua l’analisi iridologica

L’interpretazione dell’iride si basa innanzitutto sulla valutazione della storia del cliente, solo successivamente tramite o una lente di ingrandimento munita di luce o meglio ancora un apparecchio denominato iridoscopio, sarà possibile visionare ed eventualmente fotografare l’iride e interpretarla in presenza della persona. È un esame indolore, e non invasivo che dà indicazioni sull’energia vitale del soggetto, sulle sue capacità di recupero, e sul grado di intossicazione generale dell’organismo.

Tutti questi sono argomenti ben noti al naturopata il cui fine è quello di stimolare i processi di auto guarigione. È possibile usare anche in chiave diagnostica, come avviene in certi paesi dell’Europa. Tuttavia, l’ iridologia non nasce con l’intento sostituire i classici esami diagnostici, infatti tra le sue caratteristiche l’iride stessa tende a segnalare eventuali problematiche ben prima che queste si presentino. È evidente che la funzione primaria è di tipo preventivo.

Principi funzionali dell’iridologia

L’ iride ricevere numerosissimi fasci nervosi, sono interessati il nervo trigemino, l’ oculo motore e simpatico.

Vi è inoltre un legame diretto con il talamo ottico che è il centro principale della regione del diencefalo cerebrale. Un’altra innervazione proviene dal sistema nervoso vegetativo il quale può essere di tipo simpatico o parasimpatico. I due sistemi simpatico e parasimpatico, prevedono nervi e nuclei nervosi distinti. La via simpatica mette in contatto con la sostanza reticolare e con la corteccia cerebrale terminando nello sfintere dell’iride. La branca parasimpatica presenta collegamenti con il tronco cerebrale.

Tutte queste innervazione del sistema nervoso dell’iride dimostrano l’esistenza di archi riflessi che la mette in contatto con i centri superiori del cervello per poi tornare all’ iride. A titolo esplicativo,è stato anche dimostrato che alcune pigmentazioni sono stimolate dall’aumento del tono vegetativo simpatico.

Inoltre a livello embriologico, l’occhio è una evaginazione del cervello. I tessuti dell’iride provengono in prevalenza dallo strato ectodermico (collegamento nervoso diretto ) . Pertanto presentano un collegamento riflesso molto più diretto con i nuclei cerebrali del telencefalo.

Tutti questi collegamenti ci dimostrano quanto sia sensibile l’occhio, in particolare l’iride, a tutti gli eventi che capitano all’organismo. La scoperta dell’iridologia si basa sostanzialmente su dati statistici tramite l’osservazione: determinati eventi a carico dell’organismo provocano delle alterazioni a carico dell’iride e delle strutture circostanti. Lo studio di queste modificazioni ha permesso di redigere delle mappe in cui è possibile rappresentare i principali organi umani.

Esistono di base tre tipi di costituzione in iridologia: la costituzione linfatica, ematogena e mista. L’iridologia inoltre studia le disposizioni (altro sottogruppo in iridologia quali la neurogena, connettivale debole, vegetativo spastica, tubercolinica, polighiandolare), e le diatesi (essudativa, acida o urica, discrasia, colesterinica, allergica), nonché la trama dell’iride, le lacune, cripte, presenza di macchie o colorazioni, ecc.

Tutto questo fornisce al naturopata una serie di informazioni sulla persona al fine di trattarla efficacemente.


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